Perugia Un viaggio fra storia, musica e cioccolato!

A pochi chilometri da Sassoferrato, svetta Perugia, il famosissimo piccolo borgo medievale con una vita cittadina molto intensa, grazie alla presenza di una delle più antiche Università al mondo e della maggiore Università per stranieri d’Italia. 

Incastonata nel magnifico paesaggio umbro, con il suo centro storico piccolo e compatto, è visitabile anche in un solo giorno. Ma Perugia nasconde tesori ed eventi che la rendono una meta da visitare più volte.  

La prossima occasione è sicuramente nel mese di ottobre quando, dal 1994, si tiene Eurochocolate, il festival internazionale della Cioccolata. Un evento che per una settimana inonda la città di giochi, stand, laboratori e mostre dedicate alla celebrazione del cioccolato. Del resto Perugia è la sede di una delle più celebri fabbriche di cioccolato d’Italia, la Perugina. 

Se capitate in zona a luglio, invece, Perugia si trasforma in un palco a cielo aperto  grazie ad uno dei festival musicali più importanti d’Italia, Umbria Jazz. 

Una storia che dura da 46 anni e che ha visto suonare per le vie e le piazze perugine musicisti del calibro di Charles Mingus, Miles Davis, Sonny Rollins, Sting, Joao Gilberto, Quincy Jones, Elton John, James Brown, Mika, Erykah Badu, Eric Clapton, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Eric Clapton, Santana, i Rem, Prince, solo per citarne alcuni. Imperdibile. 

 

Ma torniamo alle infinite storie di Perugia di cui troviamo traccia fra le vie del centro storico, nei bellissimi palazzi e nelle opere d’arte che ne affollano i musei. 

La nascita di Perugia risale agli Etruschi che qui si insediarono molti secoli prima di Cristo. I Romani a seguire vi stabilirono l’importante colonia di Perusia che nel medioevo divenne un libero comune, florido e potente fino al Cinquecento, quando finì sotto il controllo del papato.  

Ecco qui 7 cose da vedere assolutamente a Perugia, ma non sono le uniche ovviamente! 

 

1. Palazzo dei Priori 

 

Il gotico Palazzo dei Priori è uno dei migliori esempi italiani di palazzo medievale  e si trova nella piazza principale della città umbra. Le vicissitudini della storia italiana sono racchiuse in questo unico e maestoso edificio che era sede in passato (e in parte ancora oggi) del Comune di Perugia. 

 

Accessibile sia da Piazza IV Novembre che da Corso Vannucci, Palazzo dei Priori ha subito diverse modifiche nei secoli. Il corpo principale risale al 1297 ma diversi ampliamenti fino al 1500, aggiunsero trifore, la scalinata che dà sulla piazza, il pulpito, la torre merlata e nuove sale. Tutte queste sovrapposizioni e varianti spiegano da un lato le asimmetrie dell’edificio e dall’altro raccontano aneddoti storici, politici e socio-culturali. Per esempio, il tetto merlato tipico degli edifici comunali medievali, fu demolito sotto il dominio papale per tornare dopo il 1861 con l’Unità d’Italia.  

 

Ma è all’interno che si nascondono dei veri gioielli di valenza non solo artistica bensì storica.  

Prima fra tutti, nel palazzo dei Priori risiede la Galleria Nazionale dell’Umbria che in 40 sale espositive ospita circa 3000 dipinti, sculture e ceramiche a documentare ben 7 secoli di storia italiana. Il più completo museo dedicato all’arte umbra e dell’Italia centrale, raccoglie opere d’arte dal XIII al XIX secolo,tra cui quelle di Duccio di Buoninsegna, Piero della Francesca, Pinturicchio, Beato Angelico e del Perugino, oltre a raccolte monografiche sull’oreficeria, la grafica antica, la topografia e i tessuti umbri. Da non perdere se volete approfondire un tassello imperdibile della storia dell’arte e della tradizione italiana. 

Tra le numerose sale che compongono Il Palazzo dei Priori imperdibili sono anche: 

 

  • la Sala dei Notari 

in origine dedicata al consiglio comunale e successivamente consegnata ai notai, è caratterizzata da 8 archi a tutto sesto con soffitti e pareti completamente affrescati con allegorie, scene bibliche, miti e leggende risalenti alla fine del 1200, oltre a stemmi signorili aggiunti in epoche successive.  

 

  • il Nobile Collegio del Cambio 

affrescata dal Perugino sul finire del 1400 e arricchita da elementi lignei finemente intagliati, il Collegio del Cambio ospitava la corporazione dei banchieri. Alcune parti degli affreschi sono state completate da uno dei suoi allievi, il nostro amato Raffaello! 

 

  • il Nobile Collegio della Mercanzia 

sede della corporazione dei mercanti di Perugia, è decorata da rivestimenti di legno, un rosone con il grifo perugino e una nicchia con pulpito ligneo capeggiata da quattro bassorilievi: Prudenza, Forza, Giustizia e Temperanza. Non manca un archivio che conserva miniature del 1300 e pitture del 1800. 

 

Una visita a Palazzo dei Priori è un viaggio nella storia d’Italia che, pietra dopo pietra, dipinto dopo dipinto, arco dopo arco, viene raccontata in tutte le sue intricate vicende politiche, umane e culturali.  

 

 

2. La Fontana Maggiore 

 

Al centro di Piazza IV Novembre sorge una delle più celebri fontane d’Italia e simbolo della Perugia medievale. La Fontana Maggiore venne costruita tra il 1275 e il 1278, su disegno di Nicola e Giovanni Pisano, per ricevere le acque provenienti dall’Acquedotto del Monte Pacciano. I due artisti disegnarono la Fontana su una gradinata circolare, costituita da due vasche di pietra rosa e bianca, sormontate da una conca di bronzo. Da qui spuntano tre ninfe che sorreggono un’anfora dalla quale sgorga l’acqua. La vasca superiore poggia su delle colonnine ornate da statue raffiguranti personaggi legati alla fondazione mitica della città. La vasca inferiore è decorata con cinquanta formelle che raffigurano il calendario dei lavori agricoli, episodi biblici, storici e mitologici, i due simboli della città (il grifo), del partito guelfo (il leone) e dell’impero (l’aquila). Chiudono il tutto le sette arti liberali e la filosofia. Singolare la presenza nelle formelle di due scene tratte dalle favole di Esopo (gru e lupo & lupo e agnello).  

Luogo di incontro degli universitari al suon di “ci vediamo alla 21.00 davanti la Fontana!” 

 

3. La Cattedrale di San Lorenzo 

 

Davanti alla Fontana, dal lato opposto di Piazza IV Novembre, si trova la Cattedrale di San Lorenzo, il Duomo della città di Perugia. 

I lavori per la costruzione della Cattedrale intitolata a uno dei Santi patroni della città, iniziarono nel 1345 e si conclusero nel 1490. Come una Sagrada Familia nostrana, sia la fiancata laterale che la facciata principale, però, sono rimaste incomplete. Fateci caso: sia la facciata che le mura laterali conservano ancora ganci portanti pensati per fissare un successivo rivestimento in marmo, mai aggiunto. La fiancata laterale si affaccia sulla Fontana Maggiore, e una trama geometrica di rombi di marmo rosa e bianco ne decora solo il lato inferiore, appunto. La facciata principale, invece, si affaccia su Piazza Danti ed è caratterizzata da un portale barocco del 1729. L’interno, di stile tardo gotico, presenta tre navate di uguale altezza, divise da possenti pilastri. 

Un Interessante aspetto è che nella cappella dell’anello è custodita la fede nuziale della Madonna. Per aprire il reliquiario che la custodisce servono 14 chiavi, sparse in diversi punti di Perugia. L’anello viene esposto ogni anno il 29 e il 30 luglio. 

 

 4. L’acquedotto 

 

Costruito nel 1245, senza usare pompe, riusciva a portare l’acqua  fino alla Fontana Maggiore in una città ripida e piena di dislivelli come Perugia.   

Dismesso a metà 1800 perché costava troppo, oggi l’acquedotto offre una delle passeggiata più belle d’Italia. La zona superiore, infatti, è ricoperta di scale e difesa da parapetti, rappresentando quindi una strada a tutti gli effetti. La parte più caratteristica è quella che va da Porta Sant’Angelo (vicino a Cattedrale e Fontana Maggiore) con un ponte sorretto da una decina di campate con grandi archi e case basse e colorate. Davvero imperdibile e uno dei punti più fotografati di Perugia. 

 

 5. Il Pozzo Etrusco 

 

Un’altra grande opera idraulica che testimonia le conoscenze tecniche e il grado di civiltà raggiunto dalle popolazioni di Perugia già 300 anni prima di Cristo. 

37 metri di profondità per oltre 5 metri di diametro scavati nella roccia, pare che la sua costruzione risalga al IV o al III secolo a.C. in pieno periodo Etrusco, appunto. Un’immane costruzione che fungeva da serbatoio idrico per le acque di tre vene acquifere di Perugia.  Attualmente il Pozzo è percorribile con un sistema di scale che permettono di scendere fino al punto più profondo. In Piazza Danti, a due passi dalla Fontana Maggiore, un altro gioiello da ammirare nel pieno centro storico.  La breve discesa nelle profondità della terra è anticipata da un video che spiega la storia e le raffinate tecniche di costruzione del pozzo. 

 

 6.  La Rocca Paolina 

  

La Rocca Paolina è stata a lungo odiata dalla popolazione perugina in quanto simbolo del potere papale.  

Fu costruita tra il 1540 e il 1543 per volere di Papa Paolo III Farnese abbattendo più di cento case di proprietà della famiglia Baglioni (odiata dal Papa), monasteri, chiese e, quindi, parte dell’antico Borgo di Santa Giuliana. L’intento del Papa, dopo il Sacco di Roma, era quello di rendere la città sicura e di creare un rifugio efficiente sull’esempio di Castel Sant’Angelo. Per ben due volte fu distrutta parzialmente dalla furia del popolo e poi ricostruita. La Rocca è stata simbolo dell’autorità papale fino al 1860, anno in cui venne abbattuta in seguito all’annessione al Regno d’Italia. Parte dei materiali furono utilizzati per la costruzione di nuove abitazioni e si persero mobilio e preziosi affreschi del Vasari e di altri noti pittori dell’epoca. La parte più suggestiva da visitare di quel che resta della Rocca Paolina sono i sotterranei, in particolare le scale mobili che dal parcheggio di Piazza Partigiani attraversano la Rocca sotto il porticato laterale del Palazzo del Governo e arrivano in Piazza Italia. In questo scenario davvero unico e suggestivo, una specie di città nella città, ci sono negozi, boutique, bookshop e si organizzano spesso manifestazioni culturali. 

 

7. La Basilica di San Domenico 

 

Con i suoi 96 metri di lunghezza, 60 metri di larghezza, navate larghe 20 metri e alte 30, è una struttura imponente che svetta nel quartiere Borgo Bello e domina il profilo di Perugia anche da lontano.  

Di impianto gotico, la grande chiesa ha subito numerosi restauri, e parte dei suoi arredi è stato depredato nel corso della storia. Merita comunque una visita, per ammirare gli affreschi, l’organo, i pregevoli monumenti funebri e soprattutto la gigantesca vetrata. Con i suoi 23 metri, infatti, il suo finestrone gotico del XV secolo fa concorrenza a quello del Duomo di Milano fra le più grandi finestre dell’epoca. 

 

 

 

Curiosità:  

Baci o cazzotti? 

A Perugia è nata la Perugina, famosa azienda cioccolatiera italiana produttrice del Bacio Perugina. Sapevate che inizialmente il nome commerciale di questo articolo era Cazzotto per via della sua forma simile a quella di un pugno chiuso? Una intelligente trovata commerciale ha mutato il nome in Bacio portandosi dietro tutto l’immaginario e il business relativo ai baci degli innamorati. Con Cazzotto sarebbe stato decisamente più difficile costruire un impero come quello attuale! 

Si dice che più volte l’attuale gruppo proprietario, la Nestlé, abbia provato a spostare la produzione fuori Perugia, ma la qualità e il sapore della cioccolata risultava sempre diversa da quella originale della produzione umbra. 

C’è che dice sia per la differente composizione organolettica dell’acqua, c’è chi dice ci sia qualcosa di magico nella cioccolata di Perugia… 

Per saperne di più potete visitare il Museo Storico della fabbrica della Perugina. A San Sisto, a qualche chilometro da Perugia, potete ripercorre oltre un secolo di storia fra fotografie d’epoca, attrezzature e dettagliate spiegazioni sulle varie fasi di lavorazione del cacao, concludendo l’esperienza con una visita alla fabbrica, o con un laboratorio alla Scuola del Cioccolato. 

 

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