L’itinerario di musei che ti porta in tour nelle Marche
Nasce nel 2014 con l’obiettivo di creare un network tra i principali musei della Regione Marche, in modo da valorizzarli nel loro insieme e renderli più fruibili per turisti e cittadini.
Il polo è composto da 9 musei:
1. Museo archeologico nazionale delle Marche (AN)
Con sede in Ancona, il museo archeologico nazionale delle Marche dista circa 80km e poco più di un’ora dal Raffaello Residence.
Palazzo Ferretti (secolo XVI) e la cornice perfetta, grazie alla presenza di pregevoli affreschi e soffitti in legno. Luigi Vanvitelli ne curò il restauro, a metà del 1700, costruendo un imponente scalone centrale, un balcone ornato e una notevole terrazza pensile, con vista sul mare. Non mancano statue e busti, di origine anconetana, databili alla fine del ‘700.
Il museo nasce grazie alla volontà del neonato Regno d’Italia di salvaguardarle dal mercato dell’antiquariato tutti i monumenti rinvenuti nella Regione dall’età della pietra in poi. Durante il ‘900 la sua collezione si arricchì grazie agli scavi sistematici avviati nella Regione. Non mancarono i danneggiamenti, sia dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che del terremoto del 1972. Quest’ultimo costrinse la chiusura del museo fino al 1988. Con gli anni ’90 il museo riaprì le sezioni della Preistoria e dell’Età del Bronzo e più tardi, tra il 2010 e il 2015, la sezione Ellenico-Romana.
Nella sezione Preistorica puoi vedere con i tuoi occhi reperti risalenti a 300.000 anni fa, rinvenuti sul Monte Conero. Straordinaria è anche la “Venere di Frasassi”, una statuetta del Paleolitico (circa 25.000 anni fa) ritrovata proprio a pochi km da Sassoferrato.
Al secondo piano puoi trovare la sezione Protostorica a custodire preziosi reperti di abitazioni appartenenti ai Piceni (circa VIII secolo a.C.). Da non perdere è la sala dedicata alla scrittura e alle stele dei Piceni.
Non mancano reperti di civiltà celtiche come i Senoni che giunsero fino alle Marche settentrionali.
Nella sezione romana invece è possibile ammirare il fregio e il frontone da Civitalba.
2. Museo tattile statale Omero (AN)
Istituito sin dal 1993 dal Comune di Ancona, ha sede all’interno della Mole Vanvitelliana di Ancona ed ha una superficie di ben 1500 mq. Si contraddistingue per la multi-sensorialità che permette anche ai non vedenti di accedere all’arte. Contiene circa 150 opere, principalmente copie al vero in resina e in gesso, di grandi capolavori dell’arte, spaziando dall’antica Grecia al Rinascimento: dal Discobolo alla Venere di Milo, alla Lupa capitolina, fino al rinascimento con la ricostruzione della Cattedrale di San Pietro. Non mancano la Pietà di San Pietro, Il David o il Mosè.
Passando al contemporaneo puoi ammirare sculture originali di artisti di primo livello come Giorgio De Chirico, Arnoldo Pomodoro, Edgardo Mannucci, e molti altri. Sono ovviamente presenti pedane mobili e descrizioni in Braille per i non vedenti. Grazie a due laboratori didattici, destinati a scuole e famiglie, il museo rappresenta un’avanguardia a livello internazionale, nel suo settore.
3. Museo archeologico statale di Arcevia (AN)
A soli 15 minuti da Sassoferrato, il Museo Archeologico Statale di Arcevia si trova nei pressi del Chiostro di San Francesco. Al suo interno sono esposti i materiali rinvenuti in tutto il territorio del comune di Arcevia, appartenenti ad epoche differenti, dal paleolitico all’epoca romana. Particolarmente singolari sono le sale dedicate ai corredi funebri della necropoli gallica di Montefortino, dove sono esposte statuette votive, oreficerie, bronzi e ceramiche di origine etrusca. Interessanti sono anche le 3 stele funerarie raffiguranti la porta degli inferi.
4. Museo archeologico statale di Ascoli Piceno (AP)
Due ore di strada separano Sassoferrato dalla meravigliosa Ascoli Piceno.
Nel centro storico ha sede il museo archeologico che, articolato in tre sezioni, conserva resti paleolitici dell’età del bronzo. La sezione più importante è dedicata al popolo dei Piceni. Ovviamente. Vi si trova un’ampia collezione archeologica rinvenuta nel territorio ascolano, databile attorno all’età del ferro, e tra questi spiccano la famosa Stele di Castignano che testimonia la scrittura alfabetica del popolo e alcuni cinturoni e parure femminili.
Nella sezione Romana, i reperti più interessanti sono un ritratto marmoreo dell’imperatore Traiano, un mosaico con emblema centrale dal doppio volto,ma soprattutto i proiettili con iscrizioni anche offensive, appartenenti al periodo della romanizzazione del Piceno (circa 90 a.C.).
5. Museo archeologico statale di Cingoli (MC)
Ospitato nel palazzo comunale de “La terrazza delle Marche” questo museo è importante perché ospita i ritrovamenti archeologici dell’insediamento di Marcosa, popolato a partire dall’età del bronzo fino all’epoca romana. Sono esposti i singolari resti di abitazioni a palafitta (unici nelle Marche) oltre a materiali che testimoniano attività artigianali e metallurgiche dell’età del bronzo.
Altri reperti di età imperiale ci parlano dalla prefettura romana e del municipio romano di Cingulum: reperti in ceramica, bronzo e vetro e una statua in calcare del dio frigio Attis.
Gli scavi più recenti hanno rinvenuto ulteriori reperti, sia preistorici che di età romana, grazie ai quali è possibile ricostruire l’intera evoluzione del territorio abitativo della zona.
6. Rocca demaniale di Gradara (PU)
Al confine con la Romagna, la Rocca di Gradara dista circa 90 km da Sassoferrato, ed è raggiungibile in poco meno di 90 minuti.
Si tratta di una imponente fortificazione militare difficile da datare in quanto il suo aspetto attuale è il frutto di modifiche e stratificazioni basate sul più antico insediamento. Fu proprietà prima dei Malatesta e successivamente degli Sforza di Pesaro, subì modifiche importanti per ospitare Lucrezia Borgia.
La Rocca è nota anche grazie alla leggenda che la vuole luogo della tragica vicenda di Paolo e Francesca.
Entrando in paese ci si rende conto di come il borgo sia rimasto magicamente conservato nell’atmosfera medioevale, grazie anche alla cura degli abitanti. Non perdere i suggestivi camminamenti di ronda, dai quali ammirare tutta la vallata sottostante.
Il castello vero e proprio è una delle strutture medioevali più imponenti e meglio conservati in Italia. Il mastio appartiene alla prima costruzione del complesso, ed è realizzata interamente in materiali di recupero. È una struttura militare del tutto autosufficiente dal resto della rocca, infatti è ancora visibile una grande cisterna per l’acqua, che serviva da riserva in caso di assedio.
All’interno della Rocca, la visita si svolge attraverso 16 sale, tra cui imperdibili le seguenti:
- Sala del mastio
- Sala di tortura
- Camerino di Lucrezia Borgia
- Camera di Francesca
D’estate, l’interno del castello e del paese si animano di eventi da non perdere.
7. Antiquarium statale di Numana (AN)
In questo museo è esposta in due sale l’evoluzione storica e culturale dell’area del Conero, dalla preistoria all’età romana.
Città dalla vocazione commerciale, nel museo è possibile ammirare le principali merci che venivano commerciate in epoca romana. La seconda sezione del primo piano, invece, è dedicata al notevole corredo funerario della Regina di Sirolo, ma è altrettanto interessante il corredo di un guerriero piceno. Non mancano approfondimenti sul simposio e sulla produzione vasearia.
Al secondo piano si segue, invece, un percorso cronologico sulle civiltà che hanno abitato la zona del Conero.
8. Rocca Roveresca di Senigallia (AN)
Imponente costruzione militare del XV secolo, la sua costruzione inizia attorno alla metà del 1300, per volontà dal cardinale Albornoz.
Nel corso dei secoli cambiò molti modi d’uso, da fortezza a dimora signorile, a scuola di artiglieria. Dalla caduta della famiglia Della Rovere, la costruzione venne adibita a prigione da parte dello Stato della Chiesa, uso che continuerà anche con l’Unità di Italia.
Attualmente la rocca è sede di mostre d’arte e attività culturali.
9. Galleria Nazionale delle Marche (PU)
Le collezioni della Galleria Nazionale delle Marche vengono esposte nel meraviglioso e inconfondibile Palazzo Ducale di Urbino, costruzione rinascimentale voluta da Federico di Montefeltro per dare lustro alla casata e alla città.
Il palazzo merita un approfondimento a parte per i grandi capolavori artistici che custodisce: dagli ornamenti all’architettura delle stanze, tra cui la “cappellina del Perdono”, attribuita a Bramante, e il “Salone delle feste”.
Venendo alle collezioni ospitate dalla Galleria, si tratta di dipinti e sculture realizzate tra i secoli XIV e XVIII, oltre a ceramiche, monete disegni e arredi. Tra i capolavori assoluti appartenenti al Rinascimento ci sono la Flagellazione e la Madonna di Senigallia, di Piero della Francesca, oltre alla “Città ideale”, di autore sconosciuto.
Non poteva mancare l’orgoglio della città (e anche il nostro): Raffaello Sanzio, del quale vengono custodite il Ritratto di Gentildonna e la Santa Caterina d’Alessandria.
Il bello dei visitare questi 9 musei è che vi porterà non solo in sale chiuse alla scoperta del passato della nostra regione, ma anche all’aperto, nel presente.
Visiterete ben 4 delle 5 province marchigiane.
Conoscerete le principali importanti città, ma anche borghi medievali più intimi o piccolissime realtà.
Conoscerete le Marche, dalla preistoria ad oggi.
Vi aspettiamo
Photo credit:
www.freepik.com