Uscire da Sassoferrato in direzione Genga, proseguire attraverso la Gola di Frasassi e San Vittore fino a Camponocecchio, proseguire per Cerreto d’Esi, Matelica, fino a Castelraimondo. Dopo Castelraimondo, comincia l’ascesa verso Camerino, città che merita una visita specifica.
Da Camerino, scendere verso Muccia imboccando la SS 77 e, al bivio di La Maddalena, girare a destra in direzione Visso (patria del salame più morbido del mondo, il ciauscolo), sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Da Visso sono possibili due valide alternative di percorso, eventualmente da fare l’una all’andata, l’altra al ritorno:
1 – Proseguire lungo la SS 209, girare verso Preci / Norcia e raggiungere la città di San Benedetto ( pausa gastronomica d’obbligo, avete presente la parola “norcino”?)
Successivamente salire verso Castelluccio di Norcia, ammirando i meravigliosi altipiani (Piano Grande e Pian Perduto) ai due lati del paesino, dedicati alla coltivazione della celebre ” lenticchia di Castelluccio”
2- Raggiungere Castelluccio attraverso Castelsantangelo sul Nera
Da Castelluccio, ai piedi del Monte Vettore, cima più alta dei Sibillini, ammirando il brullo versante Sud del Monte, si raggiunge Forca di Presta, passo dal quale si possono ammirare i due versanti del Vettore, settentrionale e meridional, così diversi fra di loro: roccioso e a strapiombo il primo, brullo ed erboso il secondo.
Forca di Presta è l’ideale per un’escursione a piedi al Lago di Pilato, posto sul Monte Vettore, uno dei pochi esempi di lago glaciale appenninico.
Proseguendo oltre Forca di Presta si raggiunge Arquata del Tronto, borgo da visitare, e continuando sulla SS3 Salaria (da qui passava il sale proveniente da San Benedetto del Tronto destinato a Roma) si raggiunge Ascoli Picenoche – seppure meno nota di Urbino – costituisce la vera perla architettonica marchigiana.
Per il ritorno vi consigliano l’autostrada Adriatica con uscita ad Ancona Nord e quindi la super strada in direzione Sassoferrato.
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